lunedì 1 ottobre 2012

Recensione "Il giullare della regina" - Philippa Gregory


Inghilterra, estate 1548. Il sole era alto e quella mattina,una ragazzina correva allegra e spensierata inseguita dal suo patrigno, Thomas Seymour. Lui la inseguiva,la faceva sorridere, sotto lo sguardo attento della sua consorte Catherine Parr. Elisabetta I Tudor, la figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, quella mattina era radiosa. Giunta in un punto fuori dalla portata d’occhio della matrigna Elisabetta abbandonò la sua aria innocentina e si lasciò trasportare dalla passione verso il suo patrigno. Se non fosse che furono scoperti da una bambina che si aggirava nei giardino per consegnare dei libri al giovane Seymour. Quella bambina era Hanna Verde. Hanna è una giovane donna ebrea, sfuggita con il padre all’Inquisizione, ai roghi e al fumo di carne bruciata della Spagna sotto il comando di Carlo V. Hanna Verde perse la madre, arsa viva con l’accusa di eretica per aver continuato a sostenere la sua fede, in un Paese completamente cattolico. Hanna è giunta in Inghilterra per cercare un rifugio, un nuovo posto in cui, assieme al padre e al suo promesso fidanzato, potessero vivere una vita serena e tranquilla senza il timore dell’Inquisizione. Essa però non è una ragazza comune: possiede il dono della veggenza. E’ proprio il suo dono che attrae uno degli uomini più eruditi del regno , il dottor John Dee, fedele e leale amico di Robert Dudley, figlio del duca di Northumberland, consigliere del re Edoardo VI. Hanna viene così assunta da Lord Robert che la farà entrare a corte al servizio del re come buffone di corte e con indosso brache maschili. Sfortunatamente il re è di salute estremamente cagionevole e si pensa che non possa superare l’inverno. La legittima erede al trono, designata da Enrico VIII, è Lady Maria la sua primogenita, figlia di Caterina D’Aragona. Ma plagiato dal duca di Northumberland che ha organizzato il matrimonio del figlio con lady Jane Grey, Edoardo VI pone essa come sua legittima erede al trono. Hanna, infatuata del suo padrone, viene mandata da Lord Robert come spia dalla principessa Maria. Tuttavia Lord Robert non aveva previsto che Hanna avrebbe amato a tal punto la regina da servirla fedelmente e anteporla anche al suo amatissimo padrone. Maria è la degna figlia di Caterina d’Aragona, nobile di nascita ma anche d’animo. Un creatura infelice, che nel corso della sua vita ha ricevuto solo sofferenze e dispiaceri. Una donna cresciuta senza la madre, separata da lei quando era ancora una bambina, che non le è stato permesso di sedere al suo capezzale, e stringerle la mano in punto di morte. Ha visto la madre esser messa da parte nell’amore del re, a causa di un’altra donna e in seguito anteposta alla figlia di questa donna, alla quale è stata costretta a prestare servizio alla nursery. Una donna cresciuta senza amore e abbandonata a se stessa. Maria è una donna dolce e sensibile, premurosa come fosse una madre ed Hanna non più non amarla da subito perché è come la madre che gli è stata sottratta da piccolina. Maria inizialmente sospetta che Hanna sia una spia inviatagli da Dudley, tuttavia decide di fidarsi di lei e del suo dono e pian piano le diventa amica, l’unica vera amica che la regina possieda. Edoardo VI muore ponendo il problema della successione. Il duca di Northumberland pone sul trono lady Jane Grey, ma Maria non accetta di perdere il suo trono e decide di combattere per averlo, anche senza l’aiuto della principessa Elisabetta la quale si dice malata. Maria, conquistato il trono d’Inghilterra, cavalca con il suo seguito verso Londra dove ad attenderla c’è la sorella che ama diventando regina. Non potrebbe esserci felicità maggiore nella vita della principessa Maria: ha finalmente conquistato il trono che gli spetta di diritto e potrà indossare i gioielli che erano appartenuti all’amata madre. Per raggiungere la felicità massima, la regina Maria intende riportare l’Inghilterra protestante alla vera religione, quella cattolica. Tuttavia la stessa principessa Elisabetta si rifiuta di seguire i rituali che accompagnano la funzione religiosa e Maria non può tollerare questa mancanza di rispetto dalla stessa sorella che lei vorrebbe al suo fianco. Lord Robert è chiuso nella torre di Londra dove vi rimarrà ancora per molto tempo. Quando Hanna si reca da lui egli le da un messaggio da consegnare ad Elisabetta. Hanna allora comprende che è in atto un complotto contro la regina Maria e Elisabetta viene subito confinata ad Hatfield, gravemente malata. Ma la regina Maria, dopo quest’altra delusione, non si fida della sorella e manda Hanna a spiarla. Hanna si reca dalla principessa e vi trova una donna molto malata ma degna della sua più totale stima, per l’arguzia, l’intelligenza e anche per la sua bellezza. La ammira e vorrebbe diventare come lei e non si sente di tradirla. Involontariamente Hanna partecipa al complotto contro la regina. Intanto la regina viene promessa in sposa al principe spagnolo Filippo II, un principe cattolico in un’Inghilterra protestante. Nonostante Hanna le avesse predetto che Filippo le avrebbe spezzato il cuore, Maria non può più tirarsi indietro perché è ormai innamorata del suo futuro marito, così hanno luogo le nozze. Le paure di Hanna iniziano a riaffiorare perché ormai, con la corte gremita di sudditi spagnoli, sa che se venisse scoperta, neanche la regina sarebbe disposta ad aiutarla. Per paura di essere deposta e sostituita da Elisabetta, Maria fa rinchiudere la sorella nella Torre di Londra, dove vi manda anche Hanna per portarle conforto e servirla. Presto però Filippo II richiede la presenza di Elisabetta a corte, tramutando i più orribili sogni di Maria in muta realtà: subire la stessa sorte toccata alla madre prima di lei. Maria infatti è molto più grande di Filippo e soprattutto di Elisabetta che irradia, vitalità e radiosità. Tornata quindi alla corte di Maria, Elisabetta sembra guarire rapidamente e tornare alla sua naturale bellezza. Filippo II rimane folgorato dalla bellezza di sua cognata che inizia a gradire la sua compagnia. Intanto Maria, con l’aiuto del suo fervente cattolico marito, si fa promotrice di una serie di uccisioni sul rogo nei confronti degli eretici e coloro che contrastano le leggi della chiesa cattolica. Presto la regina dichiara di essere rimasta incinta e l’Inghilterra si fa più benevola nei confronti di una regina che stava già iniziando la sua discesa nei cuori della gente. La regina entrò nella stanza del parte dopo 8 mesi di gravidanza ma vi rimase ancora altri due mesi. Dopo dieci mesi di gravidanza ormai il popolo non sperava più nella nascita di un erede e lo stesso Filippo partì per la battaglia nei Paesi Bassi abbandonando la regina, in una corte fantasma, triste e solitaria con pochi uomini al suo fianco, tutti diretti verso Hatfield in cui si era creata la corte della principessa Elisabetta, una corte più allegra e gioiosa. Dopo la prima gravidanza della regna andata male, Hanna si reca a Calais dove ad attenderla c’è il padre e il suo promesso fidanzato. Hanna abbandona definitivamente le brache e indossa gonne femminile e decide di sposare Daniel. A vita coniugale però non rispecchia le aspettative di Hanna, la quale è costantemente sotto osservazione della suocera e delle cognate che non perdono mai occasione di rimproverarla sulla sua inesperienza riguardo le faccende di casa. Daniel però non notata queste malevolenze da parte della madre e contemporaneamente non poteva abbandonarle. Una mattina Hanna viene a sapere che Daniel ha un figlio con una donna che ha gli ha tenuto compagnia durante l’attesa dell’arrivo di Hanna. Essa rimane sconvolta da questa rivelazione e decide di chiudere definitivamente i rapporti con Daniel. Intanto l’Inghilterra inizia una guerra con la Francia e durante l’assedio a Calais, Hanna incontra Robert Dudley che marcia con i suoi uomini contro i francesi e gli chiede aiuto. Dopo cinque anni Lord Robert riconosce lo stesso il sacri folle della regina e le dona un anello come lascia passare su una nave diretta in Inghilterra. Durante la figa Hanna si imbatte nella donna di Daniel che le chiede di prendere suo figlio: poco dopo essa muore a causa d lance conficcante nella schiene così Hanna si imbarca in Inghilterra con Danny il figlio di suo marito. Giunta in Inghilterra Hanna viene ospitata da lady Amy Dudley che si mostra da subito ostile nei suoi confronti in quanto la ritiene amante del marito Robert. Dopo un mese circa Robert Dudley riporta Hanna alla corte di Londra dove vi trova però solo fantasmi e tristezza. Perso anche il suo secondo figlio, Maria cade in uno stato di depressione mentre la sua giovane sorella si fa sempre più potente a stringe amicizia anche con l’ambasciatore spagnolo. Filippo II inizia a corteggiare Elisabetta in vista della prossima morte della regina, così da poter sposare Elisabetta. Ma la principessa non è una sprovveduta. Ha deciso che non sposerà nessuno. Realizzatisi i suoi più temuti sogni,a Maria non resta più nulla e chiede a Elisabetta di giurare di mantenere l’Inghilterra nella giusta fede perché solo così la nominerà sua erede. Hanna riferisce il messaggio di Elisabetta la quale accetta e non rivede più la sua amatissima regina. Hanna ritrova Daniele, prigioniero dei francesi e con l’aiuto di Robert lo fa liberare così da poter vivere in pace e serenità nell’Inghilterra che Elisabetta costruirà. 

Anche con questo romanzo Philippa Gregory continua ad affascinarmi. Nonostante sia molto più romanzato rispetto a “L’altra donna del re”, “Il giullare della regina” si configura comunque come un buon romanzo storico per tutti gli appassionati della dinastia Tudor. Le vicende di Hanna Green (o Verde) si intrecciano alle vicende di corte per formare un magnifico tessuto di avvenimenti ricchi di storia, emozioni, paure e timori. L’odore di carne brucata giunge fino alle nostre narici per illustrarci uno tra i tempi più bui che l’Inghilterra abbia mai conosciuto. I personaggi sono delineati con molta abilità, si rimane incantati dalla regina Maria, che nel corso del romanzo è diventata per tutti noi come una madre affettuosa, che fa tutto per amore dell’Inghilterra. Ci presenta un Elisabetta calcolatrice, astuta e avida di potere, desiderosa di vedere la sorella soffrire per la perdita del marito o meglio per la preferenza di suo marito nei confronti della sorellastra, figlia di una prostituta. L’astio tra le due sorelle è sempre maggiore tanto più che si ripercorrono alcuni avvenimenti del passato che vede Caterina d’Aragona umiliata e “scavalcata” da una donna che ha stregato il re con la sua bellezza e il suo fascino. Maria rivive così tutto ciò che l’ha segnata da piccola: la perdita di un padre amato, la perdita di una madre e la mancanza di un figlio tutto suo da accudire e al quale donare l’affetto a lei mancato. Più che alla vicenda di Hanna, mi sono appassionata alla storia che riguardava Maria, i contrasti con Elisabetta e le condanne al rogo che caratterizzarono l’Inghilterra in quel secolo. Philippa Gregory ha fatto davvero un buon lavoro, non ai livelli di “L’altra donna del re” ma sicuramente un buon romanzo che consiglio vivamente di leggere.
 

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